martedì 27 dicembre 2011

Altrochè l'articolo 18! L'ex direttore Minzolini ruba alla RAI ma non si può licenziare e nemmeno tagliare lo stipendio


Da dieci anni ci spiegano in coro che dobbiamo essere tutti licenziabili, tutti flessibili, cos'è questa incrostazione novecentesca del posto fisso. Ce lo spiegano un po' tutti - anche nel Pd - ma più di tutti ce lo strillano i liberisti del Pdl (Sacconi e Brunetta in testa): cioè proprio quelli che hanno messo come direttore del Tg1 Augusto Minzolini.
Già, ma con che qualifica hanno assunto Minzolini in Rai? Leggere, per credere, la sua memoria difensiva: «Caporedattore con funzioni di Direttore». Cosa vuol dire questo? Semplice: che con quel bel contrattino, Minzolini non è licenziabile dalla Rai. Per sempre. Per sempre si potrà tenere la sua retribuzione di 550 mila euro lordi l'anno, che fanno più di 22 mila euro netti al mese, per tredici mensilità, ovviamente a spese di chi paga il canone. 
Invece, Minzolini, ciccia. Era il direttore, di fatto e senza il minimo dubbio, come ci ha ricordato più volte con i suoi editoriali. Ma non di diritto, almeno non formalmente. Quindi è illicenziabile. Infatti adesso, male che gli vada, lo sposteranno a Parigi o a New York. Dove oltre al suo stipendio da nababbo, avrà in più anche l'alloggio di servizio.